"Un caffé per me e per la mia coscienza"

martedì 23 agosto 2011

Le donne, l'ambiente e la green economy

E' stato recentemente pubblicato una ricerca promossa dal Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria femminile e la Camera di Commercio di Milano dedicata a Donne e Ambiente. Le donne sono le protagoniste dei nuovi atteggiamenti di sostenibilità ambientale? La ricerca si dedica ampiamente a descrivere e ripercorrere i diversi usi (e costumi) delle donne intervistate, imprenditrici, pensionate, professioniste, impiegate, ricercatrici, insegnanti, casalinghe e disoccupate.
Nel loro complesso le donne sono più attente all'ambiente e cercano nei loro comportamenti di affrontare il problema dello "spreco" delle risorse con intelligenza, o meglio con parsimonia e forse un poco di moda.
Le correnti del momento, che siano esse politiche, sociali, culturali o solo frivole, stanno spostando da diverso tempo l'attenzione su prodotti e comportamenti "bio".
E allora, si sa, sono le donne che tengono in mano i cordoni della borsa domestica, sono loro che decidono cosa, quanto e in che maniera spendere e utilizzare le risorse economico-finanziarie della famiglia. Per cui oggi non ci sorprende molto scoprire che sono veramente le donne, forse più informate, più impegnate socialmente e politicamente, più "benestanti" a seguire e perseguire modelli comportamentali più attenti al risparmio energetico e allo spreco delle risorse naturali.
Ci sorprende invece leggere, su suggerimento di un'amica, un lavoro pubblicato dall'Isfol nel mese di gennaio 2010 (ci sono arrivata un po' tardi, ma il motto non rincuorava il ritardatario con "meglio tardi che mai"?!) da cui emerge come sia tuttora in atto un boom della green economy e dei corsi di specializzazione universitari, para e post universitari nei settori ambientali. E sono le donne a farla da padrone!
Se è dunque vero che sono circa 80% gli studenti che nei primi sei dal termine degli studi riescono a trovare un'occupazione in ambito ambientale, tra coloro che ricoprono ruoli più qualificati il 61,7% sono donne. Eccolo il dato significativo e che probabilmente non è un caso. Sono le donne a essere più attente ai consumi e dunque al risparmio, anche energetico e ambientale, e sono sempre le donne che dimostrano una maggiore propensione verso la società e gli altri dedicandosi, anche lavorativamente, al mondo della green economy.
Un ragionamento semplicistico? Può essere.


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